Le 10 iniziative

Iniziativa 1 - Laboratorio di micro-imprenditorialità femminile

L’intervento intende contribuire al miglioramento dell’imprenditorialità femminile locale tramite specifiche iniziative. Lo strumento principale è rappresentato dalla creazione di un Incubatore rurale, uno spazio aperto che ricopre un ruolo fondamentale nella definizione di campagne di sensibilizzazione, iniziative locali, corsi di formazione professionale, seminari e servizi sociali rivolti a donne e ragazze.

L’obiettivo è quello di promuovere un ruolo attivo delle donne sul mercato del lavoro tramite la creazione di micro/piccole imprese (MPI) sostenibili, autosufficienti e a valore aggiunto. L’Incubatore rurale adotterà un approccio integrato allo sviluppo d’impresa tramite la fornitura di servizi quali: orientamento, formazione tecnica e in gestione d’impresa, consulenza e pianificazione d’impresa, sviluppo e design dei prodotti, marketing e promozione, accesso al credito agevolato.

L’Incubatore rurale si attiverà come fornitore di servizi, flessibili e dinamici, concentrandosi sul trasferimento di competenze, sulla creazione di idee imprenditoriali e sul design di nuovi prodotti. Esso creerà inoltre una rete di rapporti con gli stakeholder di altre PMI e con la comunità locale.

Altra azione fondamentale è la creazione di un Consorzio di Marketing, ente guida con il preciso obiettivo di aumentare le capacità di marketing delle nascenti MPI e le possibilità di sbocco sui mercati locali, nazionali ed internazionali per i loro prodotti. Il Consorzio di Marketing, attraverso l’Incubatore rurale, organizzerà inoltre campagne di sensibilizzazione su metodi di apprendimento, empowerment femminile, lavoro dignitoso e lotta agli incidenti sul lavoro.

L’incubatore promuoverà anche seminari, workshop e altri momenti di condivisione delle esperienze, aperti alla comunità ed al territorio. Esso sarà messo in rete con altre iniziative simili in Italia e in Europa al fine di avviare un mutuo scambio di esperienze e competenze sia tra i partecipanti che tra i gestori.

L’Incubatore, che enfatizzerà i temi dell’economia del turismo dolce e delle produzioni locali e sarà sempre attivo durante tutto il periodo coperto dalla presente proposta progettuale.

L’intervento sarà localizzato nel Centro storico, in un’area della sede del Municipio già destinata a scopi simili.

Iniziativa 2 - Iperspace: Spazio per tutto e per tutti

L’intervento è localizzato nel Borgo Calvisi e, più precisamente, in alcuni locali parte dell’edificio scolastico ormai non più utilizzato. Esso è in ottimo stato ed ha bisogno solo di lavori di ritinteggiatura, sistemazione e messa a norma degli impianti (elettrico, idrico, telematico, sicurezza), abbattimento delle barriere architettoniche, sistemazione dei servizi igienici. In particolare tutti gli spazi saranno cablati digitalmente al fine di renderli un’area tecnologico-digitale in modo che essi consentano anche l’attivazione di nuovi servizi di fruibilità a distanza.

I locali, a seguito di questa ristrutturazione, saranno funzionalizzati per creare una serie di ambienti sia chiusi che open space, pensati ed organizzati per poter assolvere a una funzione multipla, cambiando dinamicamente destinazione d’uso:

  • Auditorium;
  • Sala teatrale;
  • Proiezioni multimediali;
  • Area co-working;
  • Spazio attrezzato per mostre itineranti;
  • Spazio museale per esibizioni artistiche temporanee;
  • Laboratori artistici, creativi, musicali e di espressione corporea;
  • Incontri di gioco e animazione;
  • Incontri di cultura generale e su argomenti di interesse sociale;
  • Info-point turistico;
  • Workshop teatrali.

 

Iperspace ospiterà alcune delle iniziative previste nel Progetto, ma sarà soprattutto un luogo di contaminazione creativa, un moltiplicatore di attività e relazioni sociali in cui si potranno concentrare eventi, esibizioni, mostre ed altre attività culturali, corsi, workshop e laboratori, attività didattiche e professionali, creative e socializzanti, organizzati anche dalle associazioni del territorio, di cui beneficeranno le comunità locali e l’intera area circostante.

Iniziativa 3 – La Porta del Parco attraverso un giardino dimostrativo della biodiversità agraria e forestale

L’intervento è localizzato nell’area di Piazza San Michele. L’obiettivo è la creazione di una Porta di ingresso al Parco del Matese, luogo ideale per famiglie e bambini, per fruire di spazi verdi e area relax.

La Porta sarà costituita da due elementi: a) un info-point; b) un giardino dimostrativo della biodiversità.

  1. a) L’info-point, ospitato in una struttura preesistente dopo il suo opportuno rimaneggiamento ed ampliamento, presso la quale i visitatori potranno ricevere informazioni di qualsiasi tipo (ad es. flora, fauna, percorsi trekking, percorsi in bicicletta, modalità della raccolta nel sottobosco, etc).

All’uopo sarà realizzato materiale divulgativo e creato un sito web tematico, interconnesso con quello del Parco.

  1. b) Sarà creato un giardino che conterrà tutta la biodiversità vegetale dell’area matesina e dell’Appennino meridionale:
  • Alberi;
  • Arbusti;
  • Erbe medicinali e officinali;
  • Fiori

Inoltre, una specifica sezione del giardino sarà dedicata alle antiche cultivar quali frutta, cereali, vitigni, olivi, etc.

All’interno del giardino saranno creati piccoli percorsi terapeutici basati sul benessere visivo e olfattivo completamente accessibili e fruibili da qualsiasi tipo di persona.

Nel giardino sarà prevista un’area didattica all’aperto rivolta alle scolaresche per l’educazione al verde, alla biodiversità ed alla sostenibilità ambientale.

Periodicamente nel giardino si terranno eventi e manifestazioni sia divulgative che scientifiche svolte anche grazie al supporto delle università partner. Il giardino sarà messo in rete con installazioni simili in Italia e all’estero per avviare iniziative comuni.

Sarà anche attivato un laboratorio permanente per gli imprenditori locali che intendessero utilizzare le antiche cultivar per scopi agro-forestali e/o che intendessero attivare all’interno della propria azienda un percorso legato all’agricoltura biologica.

Saranno organizzati periodicamente dei micro-eventi volti ad animare il Giardino.

Iniziativa 4 – A spasso tra i Borghi

L’ intervento intende creare un filo rosso che collega tutti i 6 Borghi coinvolti nel progetto e si divide in: a) un’azione materiale; b) una immateriale.

  1. a) Si metterà a punto un cammino ciclo-pedonale protetto, di circa 9 Km, percorribile sia in senso orario che antiorario che permette di visitare i Borghi. Il percorso sarà in maggioranza non asfaltato e sfrutterà antichi tratturi ormai poco utilizzati.

Nell’ambito del percorso vi saranno vari punti di interesse, sia storico-architettonico che naturalistici, che daranno la possibilità al viandante o al cicloturista di apprezzare aspetti primari e secondari del territorio. Senza essere esaustivi, si citano i principali punti di interesse attraversati: i molti lavatoi distribuiti lungo tutto il percorso, i ruderi del Castello Normanno, la Grotta di San Michele, le chiese e i palazzi del centro storico, tra cui il palazzo ducale dei conti Laurenzana Gaetani d’Aragona, e degli altri 5 borghi, il Ponte Degli Anici ed i resti di tombe antiche presso la Chiesa di San Mandato, ma soprattutto si potrà godere di una natura pressoché incontaminata, immersa nella meravigliosa cornice delle campagne collinari e dei boschi pedemontani.

Saranno previsti tre punti di ingresso/uscita lungo il cammino in modo da dare la possibilità alle persone meno “atletiche” di evitare alcuni tratti più impegnativi. In particolare, essi saranno collocati nei due Info-point previsti per le iniziative 3 e 5 e presso i locali utilizzati per l’iniziativa 1, dove i visitatori potranno ricevere sia i materiali cartacei che le indicazioni per sfruttare le applicazioni web.

Il percorso sarà dotato sia di cartellonistica tradizionale che di sensori beacon per veicolare tutti gli approfondimenti tematici inclusi nell’Atlante previsto nell’azione b). Sarà realizzata una tradizionale brochure con mappa cartacea che si affiancherà alla APP prevista nell’azione immateriale. Il percorso sarà inserito in varie reti sentieristiche (CAI, Outdooractive, etc).

  1. b) Si realizzerà un Atlante dei Borghi che includerà tutti i tematismi principali (storia, architettura, ambiente, natura, gastronomia, etc) e sarà fruibile via Internet su tutti i dispositivi (PC, tablet, telefonino, etc). In congiunzione con l’Atlante sarà predisposta una APP mobile utilizzabile come supporto durante la passeggiata per avere informazioni geo-localizzate fruibili mediante QR code o interconnessione con sensori beacon.

Saranno organizzati periodicamente dei micro-eventi volti ad animare il Percorso.

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Iniziativa 5 – Il Borgo ed il suo Castello

Questa iniziativa è localizzata nel Borgo di Caselle alla cui sommità si trovano i ruderi del Castello Normanno, poi Svevo e Angioino. Il borgo fortificato è tra i meglio conservati in Campania ed offre suggestioni storico-architettoniche che, unite all’ambiente naturale in cui il maniero è immerso, regalano un’esperienza unica per il visitatore.

Nel borgo di Caselle già esiste un percorso che si snoda al suo interno e che giunge fino al Castello.

Anche questo intervento si divide in: a) un’azione materiale e b) una immateriale.

  1. a) All’interno del Castello, in un locale preesistente, sarà creato un info-point con lo scopo di realizzare un punto a cui i visitatori possano accedere per ricevere informazioni e materiale divulgativo.
  2. b) Sarà realizzato un supporto multimediale di fruizione del percorso che all’interno del castello, alle attuali vestigia, affiancherà una accurata ricostruzione virtuale fruibile in diverse modalità e, utilizzando le tecniche di story-telling, una descrizione testo-audio di ciò che si sta vedendo, in bilico tra storia e leggenda.

Tutto il percorso sarà allestito con sensori beacon e cartellonistica tradizionale con QR code. Sarà anche prodotto materiale divulgativo di tipo cartaceo a cui si affiancherà una modalità di fruizione del percorso supportata da una APP mobile con la quale il visitatore potrà accedere ad un’esperienza assolutamente immersiva.

L’iniziativa sarà sostenuta anche da due eventi annuali legati alle rievocazioni storiche e al volo, seguendo la leggenda di Erbanina. Saranno organizzati periodicamente dei micro-eventi volti ad animare il Castello.

Iniziativa 6 – Hackathon “Nature Based Solutions”

Questa iniziativa è localizzata nel Centro storico ed ha come punto di riferimento i locali usualmente dedicati all’iniziativa 1, ma potrà spostarsi negli altri Borghi.

Un “hackathon” (composizione da “hacking” + “marathon”) è un’attività di problem solving creativo-partecipativa di breve durata, in cui le persone si riuniscono per risolvere alcuni particolari problemi della vita reale (sfide), in una competizione amichevole e leale. Fornisce uno spazio/tempo ai partecipanti per progredire sui problemi e un’opportunità per conoscere argomenti specifici (oggetto dell’hack).

Il campo problematico, in piena aderenza alla vocazione del territorio, saranno le Nature-Based Solutions (NBS), ossia le soluzioni basate sulla natura, che si riferiscono alla gestione e all’uso sostenibile della natura per affrontare sfide socio-ambientali come il cambiamento climatico, il rischio idrico, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la sicurezza alimentare, la salute umana e la gestione del rischio di calamità ambientali.

L’hackaton ha 3 obiettivi: rafforzare la comunità coinvolta, accogliere ed integrare i nuovi arrivati, generare slancio attorno alle risorse di innovazione disponibili per lo sviluppo rapido e la dimostrazione reale di servizi e idee di prodotto.

L’iniziativa, ripetuta annualmente, si articolerà su una “lunga” giornata dedicata a 60 studenti delle Scuole secondarie di primo e secondo grado divisi in squadre.

Al termine saranno selezionate le migliori 3 “idee” sviluppate. Saranno coinvolti stakeholder del settore NBS che daranno il patrocinio e potranno valutare le idee sviluppate e, eventualmente, dare seguito con iniziative di sfruttamento condiviso con gli inventori.

 

Iniziativa 7 – Second life: Artisti al Borgo

Questa iniziativa è localizzata nel Centro storico ed ha come punto di riferimento i locali abitualmente dedicati all’iniziativa 1 ma potrà migrare anche negli altri Borghi.

L’iniziativa si basa su un concorso e una successiva mostra itinerante che nasce per valorizzare la creatività di artisti impegnati a lanciare attraverso le loro opere un messaggio di attenzione verso la cura del pianeta.

Gli artisti si cimenteranno in spazi informali diffusi nell’intero Borgo sul grande tema della salvaguardia del pianeta, della sostenibilità ambientale, del riciclo, riuso e recupero della materia, della valorizzazione degli scarti che ogni giorno produciamo nelle nostre case che, se ben differenziati e valorizzati attraverso una moderna rete impiantistica, possono avere una seconda vita e tornare ad essere utili, limitando spreco di risorse, inquinamento, emissioni.

Le opere sui temi sopra indicati possono essere realizzate su qualunque supporto e con qualsiasi materiale (pittura, scultura, etc) all’interno del Borgo che, per l’occasione, si “veste” dalla creatività degli artisti.

L’iniziativa, che nasce per diventare una tappa fissa ed annuale rivolta a tutti i giovani artisti che vogliono dedicare la loro opera ai temi della sostenibilità, intende investire sulla creatività artistica, offrendo luoghi espositivi, valorizzando le opere realizzate in un percorso aperto ai ragazzi delle scuole, alle associazioni e a tutti i cittadini. L’idea-forza è che informazione, partecipazione e comunicazione sono leve strategiche per rendere i territori sempre più sostenibili e circolari.

Il Borgo si riempirà di suoni e colori, gli artisti che provengono da lontano alloggeranno nelle strutture ricettive della zona oppure direttamente nelle famiglie che vorranno accoglierli per qualche notte.

Nell’ambito della manifestazione, il comitato valuterà tutte le opere e selezionerà le vincenti per ogni categoria (pittura, scultura, altre opere).

Le opere realizzate che non saranno lasciate nei 6 Borghi (ad es. murales, sculture e installazioni) andranno a costituire una Esposizione permanente nell’Iperspace.

Iniziativa 8 – Bande al Borgo

Si tratta di un’iniziativa fondamentalmente a supporto di alcuni degli altri interventi progettuali.

Bande al Borgo ha una visione complessiva in cui il concetto di banda si riferisce a differenti generi musicali (ad es. classico, moderno, popolare, folk, etc).

Inoltre mira a sperimentare, oltre alla diversificazione tra i vari generi musicali, la commistione tra svariati generi artistici quali musica, canto e danza.

Pertanto l’iniziativa non si svolgerà nella forma di Festival monotematico, ma assumerà la forma più articolata in cui ognuno dei suoi Eventi potrà esprimere diverse anime musicali ed artistiche.

L’iniziativa estende il concetto di “Banda” a quello più ampio di “Gruppo musicale”.

Per mantenere l’intervento coeso si userà il fil-rouge di progetto, quindi si farà convivere tradizione e modernità, alternando gruppi di musica antica e popolare con gruppi pop, rock e rap-trap-hip-hop, etc

Le esibizioni musicali saranno associate a performance di danza, prediligendo gruppi locali e gruppi emergenti.

Il programma annuale degli eventi si baserà su 4 momenti principali così strutturati:

  • Musica e danza all’Iperspace
  • Musica alla Grotta di San Michele
  • Musica e danza al Giardino della biodiversità
  • Festival di Musica Popolare al Castello

Si organizzeranno, all’interno dell’Iperspace, delle giornate annuali di perfezionamento per giovani musicisti provenienti dai Licei Musicali della regione su tematiche scelte dal Comitato Artistico.

Iniziativa 9 – L’Arcangelo virtuale

Il culto di San Michele si sviluppò presso i Longobardi dopo la conversione dall’arianesimo al cattolicesimo, avvenuta alla fine del VI secolo dopo il loro stanziamento in Italia. Esso è particolarmente radicato in Campania: si contano 90 tra chiese, monasteri, basiliche, santuari, grotte ed eremi. Di questi, 70 sono di origine rupestre (chiese, santuari, grotte e basiliche) e diffusi in zone montuose dal Matese ai Picentini, fino al Cilento come quella nel Borgo Curti a testimonianza della grande affezione della comunità gioiese al Santo.

Proprio in questo solco di secolare venerazione, l’iniziativa mira a creare un Archivio della memoria, intesa come la somma di luoghi fisici e virtuali dove sono raccolte e fruibili risorse, utili a ricostruire tutto il mondo che ruota intorno al culto micaelico.

L’iniziativa intende avviare un recupero della messe di conoscenze sul culto dell’arcangelo a partire dalle fonti manoscritte e iconografiche, passando poi a materiale multimediale, raccogliendo il vasto patrimonio informativo su quello che fu e rimane un ponte culturale e spirituale tra Oriente e Occidente, un elemento di contatto tra genti diverse, ma accomunate nei secoli da cerimonie religiose, feste, momenti di incontro e da quell’importante fenomeno che continuano ad essere i pellegrinaggi lungo il reticolo di strade della via micaelica.

L’Archivio sarà completamente digitale e fruibile mediante un sito web ed una APP mobile e sarà aggiornabile anche da singoli cittadini ed organizzazioni secondo il paradigma WIKI.

A completamento dell’iniziativa saranno attivati una serie di eventi che si svolgeranno durante tutto l’anno solare, sia di tipo storico-culturale che legati alle tradizioni popolari del culto. In particolare si creerà una partnership con il Centro Studi Micaelici e Garganici di Monte Sant’Angelo attraverso il quale si mutueranno seminari e mostre itineranti che si svolgeranno presso l’Iperspace. Il Centro Studi organizza anche Concorsi per le Scuole a cui si aderirà coinvolgendo le scolaresche dell’area matesina in cui il culto è presente.

Iniziativa 10 – Scuola estiva di design

La proposta è relativa ad un’attività didattica e seminariale intensiva da svolgersi, con cadenza annuale, presso vari spazi localizzati nei Borghi.

Tale attività si svolgerà, per ogni edizione, su un tema specifico relativo all’integrazione tra capacità di innovazione del design e sviluppo locale.

La scuola estiva rappresenta un’importante esperienza formativa di confronto per 40/60 studenti provenienti soprattutto dall’estero, un’occasione di riflessione e studio su temi legati allo sviluppo locale e, al contempo, un’esperienza pilota di rifunzionalizzazione, anche se temporanea, di borghi interni, attraverso la disponibilità di possibili soluzioni specifiche, costituendo una importante occasione di scambio aperto di idee, metodologie didattiche e di ricerca per un’area posta ai margini dei processi di sviluppo nazionali e regionali.

La struttura organizzativa si fonda sull’attivazione di 2 diversi laboratori di progettazione che lavoreranno su temi specifici in cui il design, nelle sue diverse accezioni di prodotto, comunicazione e allestimento alla scala rurale, potrà contribuire a generare soluzioni potenzialmente applicabili nel sistema locale.

A titolo puramente esemplificativo tali temi potranno essere relativi all’evoluzione di manifatture produttive artigianali, sistemi di comunicazione e promozione territoriale, interventi di adeguamento ambientale a scala paesaggistica, incremento dell’attrattività residenziale e contrasto all’esodo demografico.

Il lavoro progettuale potrà quindi costituire un panel di soluzioni che potranno poi essere approfondite ed eventualmente applicate dalle comunità locali, costruendo una catena di relazioni profittevoli che potranno andare oltre i termini temporali ristretti del periodo di realizzazione della Scuola.

Le attività progettuali saranno stimolate da una serie di seminari serali cui saranno invitati docenti, ricercatori ed esperti e che potranno essere un ulteriore elemento di interazione tra popolazione locale e comunità scientifica.

Al fine di incrementare ulteriormente l’interazione con il sistema locale è prevista la realizzazione di una piccola mostra che potrà essere ospitata nell’Iperspace e che potrà fornire una vetrina periodica per mostre di designer o di enti scientifici che abbiano una qualche affinità con i temi progettuali trattati.

Gli studenti, ricercatori, docenti e professionisti che prenderanno parte all’iniziativa potranno essere ospitati presso strutture ricettive esistenti nel territorio del Comune. È ipotizzabile che una parte dei partecipanti venga ospitato da famiglie locali.